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Canzone di Legnano.

Lirica storica di Giosuè Carducci, composta fra il 1876 e il 1879. Questa drammatica e potente rievocazione carducciana rimase compiuta solo nella prima parte intitolata "Il parlamento". È ispirata al fenomeno storico dei Comuni che si scuotono di dosso il peso delle ingerenze imperiali nella loro vita sociale e politica; è il momento in cui il popolo milanese è radunato tra le rovine della sua città, distrutta dal Barbarossa, per deliberare la guerra contro l'imperatore. Nei sonanti e lapidari versi, Carducci profonde tutta la sua incalzante dialettica e oratoria e, come già nel Ça ira, nulla appare più spontaneo e fatale di quell'epica atmosfera ch'egli crea, giustificando l'estrema decisione di un popolo disposto ai sacrifici supremi per la propria libertà. Sovrasta su tutte "come tuon di maggio" la voce di Alberto da Giussano, la cui figura si erge "di ben tutta la spalla" sui cittadini che gli fanno ressa attorno.